Donde uno es el otro : tras las huellas de la matriz primigenia del amor

Abstract

Resumen: El acontecimiento del amor ha develado desde siempre la experiencia más profunda y auténtica de lo divino en el corazón mismo de la experiencia humana. En la tradición bíblica, este dato en el que se da el misterio del ser, ha sido expresado en un círculo-espiral hermenéutico (círculo porque uno remite al otro; espiral porque se trata un movimiento que crece hacia el infinito) del amor entre el hombre y la mujer por un lado, y el amor entre Dios y su iglesia por el otro. Es este el círculo que informa y plasma la atestación de la revelación desde las primeras páginas del Génesis hasta la última página del libro del Apocalipsis. De tal testimonio el acontecimiento de Jesús el Cristo despliega su nudo decisivo y la clave hermenéutica que se orienta escatológicamente y en la luz del Espíritu hace que la mirada penetre progresivamente en el misterio de la matriz originaria del amor: la Trinidad de Dios y la trinitarización de la creación en él. Esta novedad es manifiesta en la oración por la unidad de Jn 17: "para que todos sean uno, yo en ellos y tú en mí, para que sean plenos en el ser uno". Es desde aquí que se desarrolla la cualidad específicamente trinitaria de la mística esponsal cristiana, en la que destacan cuatro figuras por su relevancia tanto espiritual como ontológica: Teresa de Ávila, Juan de la Cruz, Chiara Lubich y Antonio Rosmini.

Abstract: L'evento dell'amore ha da sempre dischiuso nel cuore stesso dell'esperienza umana l'esperienza più profonda e autentica del Divino. Nella tradizione biblica questo dato – in cui si dà il mistero dell'essere – è stato espresso in un circolo ermeneutico a spirale ("circolo": perché l'uno all'altro rimanda; "a spirale": perché si tratta di un movimento che cresce verso l'infinito) dell'amore tra l'uomo e la donna, da un lato, e l'amore tra Dio e l'ekklesia, dall’altro. È questo il circolo che informa e plasma l'attestazione della rivelazione dalle prime pagine del libro della Genesi all'ultima pagina del libro dell'Apocalisse. L'evento di Gesù il Cristo ne dispiega lo snodo decisivo e la chiave ermeneutica che indirizza escatologicamente e nella luce dello Spirito fa progressivamente penetrare lo sguardo nel mistero della matrice originaria dell'amore: la Trinità di Dio e la trinitizzazione del creato in Lui. Di tale novità è testimonianza decisiva il quarto vangelo nella preghiera dell’unità al cap. 17: «affinché tutti siano uno, come tu, Padre, sei in me e io in te, anch’essi siano uno in noi (...) io in essi e tu in me, affinché siano compiuti nell’essere uno» (17,21.23). È di qui, infatti, che si sviluppa la qualità specificamente trinitaria della mistica sponsale cristiana, di cui si prendono emblematicamente in rilievo due figure nella loro rilevanza spirituale e insieme ontologica: quella, da un lato, di Teresa d’Avila e Giovanni della Croce; quella dall’altro, di Chiara Lubich e Antonio Rosmini.