Por favor, use este identificador para citar o enlazar este ítem: https://repositorio.uca.edu.ar/handle/123456789/20431
Campo DC Valor Lengua/Idioma
dc.contributor.authorMonteforte, Domenicoes
dc.date.accessioned2025-09-03T12:55:16Z-
dc.date.available2025-09-03T12:55:16Z-
dc.date.issued2024-
dc.identifier.urihttps://repositorio.uca.edu.ar/handle/123456789/20431-
dc.description.abstractLa tradizione teologica e quella spirituale cristiana, fondandosi sulla Scrittura, pone alla radice del peccato il vizio della superbia. In questo lavoro viene preso in esame il pensiero di san Bonaventura e san Tommaso riguardo alle conseguenze di questo vizio capitale. Dai loro scritti apprendiamo che essa genera invidia e disordine a tuti i livelli, personale e sociale. La superbia, infatti, nasce dal rifiuto della realtà e dalla avversione alle norme e regole che l’esistenza impone, per vivere una vita ordinata e buona. L’inizio della superbia è dunque una sostanziale avversione al bene e perciò a Dio, ma nello stesso tempo, comporta l’orientamento verso beni contingenti e parziali, che alimentano l’assolutizzazione degli interessi particolari e parziali. È sostanzialmente in gioco così la moralità, cioè il perseguimento di fini adeguati alla digita della persona umana, e un sovvertimento della dimensione creaturale. La psichiatria e la psicologia colgono le conseguenze a livello della personalità che il disordine comporta, fino a generare disagio e malattia. Un professionista nel campo medico-psichiatrico, e fine psicologo, come R. Allers, non ha avuto timore di individuare nel rifiuto della realtà e delle esigenze morali, la radice di molti comportamenti devianti e di disturbi della mente. In un suo scritto, intitolato Estenzialism and psyExichiatry, nota come il pensiero esistenzialista abbia preso coscienza del disagio dell’uomo che ha perso il proprio equilibrio naturale e sia caduto in molteplici forme di disagio a vari livelli, fino ad alcune forme specificamente patologiche di pensiero e di comportamento. Nello scritto non compare il termine superbia, come non è presente formalmente in altre sue opere, ma sono ben descritte le conseguenze di una inautenticità nel perseguimento dei fini e come questo porti al disagio e alla malattia. Egli fa notare nel suo scritto come l’esistenzialismo non sia in grado di individuare le radici del conflitto che individua e tantomeno abbia apportato aiuto al suo superamento. Allers afferma chiaramente che è necessario un cambiamento. Ma, in base al suo pensiero, non possiamo non chiederci se questo possa mai venire dalle forze puramente umane. Questa è la domanda ineludibile che apre le scienze umane alla dimensione teologica.es
dc.formatapplication/pdfes
dc.language.isoitaes
dc.publisherPontificia Universidad Católica Argentina. Facultad de Filosofía y Letrases
dc.publisherSociedad Tomista Argentinaes
dc.rightsAtribución-NoComercial-CompartirIgual 4.0 Internacional*
dc.rights.urihttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/*
dc.sourceXLVIII - Semana Tomista: Vida Terrenal y Vida Eterna, el legado de Santo Tomás a los 750 años de su muerte. 2 a 6 de septiembre. Pontificia Universidad Católica Argentina, 2024es
dc.subjectSOBERBIAes
dc.subjectDESORDENES CEREBRALESes
dc.subjectMORALes
dc.subjectDIOSes
dc.subjectBONDADes
dc.titleLa superbia come causa del disordine mentale secondo San Tommaso e San Bonaventuraes
dc.typeDocumento de conferenciaes
uca.issnrd1es
uca.affiliationFil: Monteforte, Domenico. Diocesi di Roma; Italiaes
uca.versionpublishedVersiones
item.fulltextWith Fulltext-
item.grantfulltextopen-
item.languageiso639-1it-
Aparece en las colecciones: ST 2024: XLVIII Vida Terrenal y Vida Eterna, el legado de Santo Tomás a los 750 años de su muerte
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